Pantelleria: cosa fare in 7 giorni

Dopo Lampedusa e Favignana siamo “approdati” nella “Perla Nera del Mediterraneo”, é cosi che viene chiamata Pantelleria. In questo articolo vi sveliamo le 10 cose da fare assolutamente a Pantelleria.
Per la prima volta mettiamo piede su quest’isola che turisticamente non é tra le più battute, ma che per questo diventa più affascinantee va assolutamente vista! Non sapremmo dire chi ci abbia ispirato esattamente. Amiamo le isole, soprattutto quelle vulcaniche! Gli arabi, che l’hanno conquistata, la chiamavano Ben el Riah (figlia del vento)!
Pantelleria é nata ca. 45’000 anni fa dall’erosione di un vulcano sottomarino, ha una superfice di 83 kmq ed é la più grande tra le isole circumsiciliane. È più vicina all’Africa che alla Sicilia, infatti dista 67 km dalla costa tunisina e 85 km da quella siciliana. Qui non ci sono spiagge bianche e palme, ma scogliere a picco sul mare di una bellezza selvaggia. Non adatta a chi ama sdraiarsi su una bella spiaggia.
Indice: Cosa fare a Pantelleria in 7 giorni
Noi siamo partiti dalla Svizzera e da li purtroppo non ci sono voli diretti per Pantelleria, di conseguenza abbiamo raggiunto l’aeroporto di Bergamo in macchina e con Volotea siamo arrivati sull’isola in un’ora e trenta ca. Incredibile, ma vero, dall’alto siamo riusciti a scorgere le fumarole sulla Montagna grande, uno spettacolo!
L’isola é molto estesa, quindi per girarla é d’obbligo noleggiare una macchina o uno scooter. Noi ci siamo decisi per la macchina che abbiamo noleggiato direttamente dalla Svizzera. Per fortuna, perché per due giorni ha propio diluviato e meno male che ci hanno detto che a Pantelleria non piove mai!!
Abbiamo scelto di alloggiare al Dammuso Dream Resort situato a Tracino sul versante dell’alba con una vista spettacolare sul mare. I dammusi, costruiti in stile egiziano, sono disseminati in mezzo ad un’immenso parco verde in collina, uno dei più belli dell’isola, tra palme e fiori di ogni genere.
Come abbiamo già accennato l’isola é abbastanza grande, anche se non sembra, pertanto consigliamo di programmare le attività che si desiderano fare, lasciandovi però un pò di spazio libero per godervi a pieno il paesaggio! Munitevi di cartina e iniziate subito con l’esplorazione dell’isola!
Un consiglio: Non dimenticare di portare le scarpette di gomma per camminare sugli scogli!
il giro dell’isola é un assoluto „must” perché permette di godersi il panorama a 360°. Al porto troverete diverse imbarcazioni che fanno delle escursioni. Se non trovate nessuno sul posto, fate una chiamata al numero del telefono scritto sul cartello appeso alla barca. Noi abbiamo noleggiato un piccolo motoscafo con skipper. Fabio (lo skipper) ci dice che Pantelleria ha un fondale meraviglioso, il mare é una tavolozza di colori che spazia dal verde smerarldo al turchese.
Durante la navigazione ci mostra tanti piccoli tesori accessibili solo via mare: il Salto la Vecchia, un baratro di quasi 300 m a picco sul mare, da cui fu scaraventata un’anziana signora, l’imperdibile profilo di un cammello impresso nella roccia, la grotta dell’amore vicino a Punta Sciaccazza, la scarpetta di Cenerentola……, il paesaggio cambia in continuazione, il verde della vegetazione si aggrappa alla lava rossa e nera creando scenari unici!
Questo lago é uno Spa a cielo aperto. La temperatura dell’acqua varia dai 18° C ai 56° C ed é profondo 12 m ca. Le sponde fungono da fanghi, noti per le proprietà terapeutiche. Si racconta che la Dea Venera prima dell’incontro con Baco si specchiasse qui. Dall’altro sembra un cuore con tante sfumature.
Per raggiungere le Favare si percorre la strada per Rekhale. Arrivati si parcheggia la macchina e si continua a piedi. Raggiungerete questo spettacolo della natura dopo una bella camminata di 30 min. Si tratta di getti di vapore che fuoriescono dalle rocce (non avvicinatevi troppo, potreste bruciarvi).
L’arco dell’elefante é il simbolo dell’isola. Un arco roccioso che ricorda la sagoma di un elefante con la proboscide immersa nell’acqua. Uno dei posti più fotografati.
Cala Gadir é un antico borgo marinaro con le tipiche case dei pescatori costruite a semicerchio come la forma della baia. Nel porticciolo sono state ritrovate numerose anfore a pochi metri di profondità. L’ attrazione principale di Cala Gadir é il centro benessere a cielo aperto. Ci si può infatti immergere nelle vasche scavate nella roccia ad una temperatura di ca. 50°C. La cala si trova a 2.2 km dal nostro dammuso.
Le vasche scavate nella roccia – Cala Gadir
Una delle attrazioni più belle é quella del “Laghetto delle Ondine“. Si tratta di un una caratteristica piscina naturale scavata nella roccia che raccoglie l’acqua di mare verde smeraldo.
È una sensazione bellissima quella che si prova nuotando in questa insenatura dove la temperatura dell’acqua supera anche i 40° C, anche qui uno Spa a cielo aperto. Si raggiunge in barca, ma noi ci siamo arrivati attraverso una scogliera a picco abbastanza impegnativa, ma ne é valsa decisamente la pena!
Per noi questo é il posto più bello! Uno scoglio piatto, il posto più spettacolare. Si dice che fosse uno scalo utilizzato dai pirati.
Il nome di questa grotta, con 3 vasche di acqua termale, deriva dal greco “Soteria” = salvezza. La leggenda narra che qui s’incontrassero Ulisse e la dea Calipso.
Qui si trova e può essere visitato il castello di Barbacane di origine medievale realizzato in pietra lavica, fino al 1975 era un carcere. Le tipiche lance pantesche dai colori che vanno dal giallo, rosso, verde, azzurro si lasciano cullare nella banchina del porto.
Pantelleria é conosciuta per i capperi e il passito, un vino dolce da dessert ricavato esclusivamente dall’uva di Zibibbo che viene coltivata bassa per proteggerla dal vento, viene poi essiccata ed é così che nasce il passito. Prima di partire ci siamo fatti una buona scorta di capperi, di passito e naturalmente del tipico dolce farcito di ricotta “bacio Pantesco”.
A metà strada tra l’Italia e l’Africa lasciamo quest’isola che é stata capace di regalarci ogni giorno emozioni diverse! A presto!
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Con affetto
Paeuline