Treno rosso del Bernina: viaggio da Coira a Tirano

Treno rosso del Bernina

Salire sul fiammante Treno rosso del Bernina é un’esperienza che nella vita una volta va fatta, ma prima di raccontarti la nostra avventura da Coira a Tirano,  ti diamo alcune informazioni e consigli su questo mitico treno.

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treno rosso del Bernina

Treno rosso del Bernina: quale tipologia di treno scegliere

Le tipologie del treno che consentono di ammirare lo splendido panorama sono due: il treno panoramico e  quello standard regionale, in entrambi i casi il viaggio sarà spettacolare!

Treno Bernina Express panoramico (BEX)

  • Finestrini a cupola con vista illimitata a 360° non abbassabili
  • Necessita la prenotazione, posto numerato, si paga un piccolo supplemento
  • Fa solo una sosta di 15 minuti ad Alp Grüm
  • Sul treno é possibile ascoltare storia ed aneddoti della zona con l’autoguida “Happy Trenino Rosso”  Prima di partire scaricare l’App “RHBUNESCO” che vi accompagna per tutto il tragitto

Treno Bernina standard regionale

  • Finestrini normali,  ma abbassabili, vista limitata
  • Non necessita di prenotazione, ma si consiglia di recarsi alla stazione con molto anticipo, soprattutto nel weekend
  • I treni circolano regolarmente e si ha la possibilità di fare soste a piacere e riprendere il prossimo treno, controllare qui gli orari 
  • Adatto per scattare fotografie senza avere i riflessi del vetro

L'autoguida turistica personale: come funziona

  1. Collegare il propio smartphone alla WLAN “InfoTrainment”
  2. Aprire il browser all’indirizzo infotrainment.ch
  3. Accettare le condizioni di utilizzo (EULA)
  4. Cliccare su “Avanti”
  5. Non dimenticare gli auricolari

Costi dei biglietti

I costi dei biglietti variano a secondo se si sceglie la prima classe o la seconda e se si viaggia sul treno regionale o panoramico. In ogni caso trovate tutte le informazioni sul sito delle Ferrovia Retica.

Tragitto con il trenino rosso del Bernina

Il tragitto può essere fatto in giornata. Nel caso in cui vorresti esplorare la zona e percorrere a piacere qualche sentiero escursionistico, che sceglierai prima di partire, ti consigliamo di fermarti una notte. Purtroppo non si può fare tutto per la semplice ragione che occorrerebbe più di un weekend,  quindi é un motivo in più per ritornare!

Coira
Coira

Treno rosso del Bernina: da Coira a Tirano - dove alloggiare

Il nostro punto di partenta con il treno rosso del Bernina panoramico é stato Coira dove siamo arrivati venerdi sera, per la semplice ragione che la partenza del treno era prevista per il giorno dopo alle ore 8.32 e di conseguenza da Berna non avremmo fatto in tempo. 

Per il nostro pernottamento abbiamo scelto un piccolo hotel nel centro storico di Coira vicino all’antica sede dell’amministrazione comunale, semplice, tranquillo e molto curato con vista sul centro storico, raggiungibile a piedi dalla stazione in ca. 10 minuti.

Treno rosso del Bernina: cosa vedere a Coira

Lasciamo il nostro bagaglio e iniziamo ad esplorare il centro storico di questa città.

Coira, città episcopale, capitale dei Grigioni (37’100 abitanti) é la città più vecchia della Svizzera. Lo sapevate che i grigionesi sono un popolo di viaggiatori e parlano le lingue con molta facilità? La cittadina é dominata dal Castello Vescovile in stile baroco e dalla Cattedrale Gotica Romana di Santa Maria “Himmerlfahrt” a tre navate che tuttavia vediamo solo da fuori. 

Addentrarsi nei vicoli tortuosi e ammirare gli edifici del centro storico, ben conservati, é come tornare indietro nel tempo. Lo stupendo parco della fontana con giochi d’acqua e serre di piante esotiche non può passare inosservato durante la passeggiata. 

Attraverso una via costeggiata dai vigneti si raggiunge un punto panoramico da dove si può ammirare la città dall’alto.

Il tempo però non é a nostro favore in quanto inizia a piovigginare così scattiamo qualche foto e infiliamo l’uscio di un tipico ristorante rustico nel centro città dove abbiamo gustato il piatto tradizionale “i pizzoccheri” (pasta preparata con la farina di grano saraceno) per il piacere del nostro palato.

Treno rosso del Bernina: partenza da Coira

Sabato sveglia prestissimo, colazione e via verso la stazione dove alle ore 8.32 saliamo finalmente sul mitico treno rosso. Ha così inizio il nostro viaggio attraverso paesaggi unici che ci godiamo dal finestrino panoramico. 

Tipiche case dell'Engadina
Tipiche case dell'Engadina

Treno rosso del Bernina: da Coira a Tirano - le soste

Abbiamo deciso di percorrere il tragitto da Coira fino a Poschiavo senza scendere dal treno che s’inerpica tra ghiacciai, laghi, ponti, viadotti e gallerie in un mondo quasi irreale. 

Sosta a Bergün

Giungiamo a Bergün, inserito nella lista dei borghi più belli della Svizzera, che purtroppo non visitiamo per continuare il nostro viaggio, dove però sicuramente ritorneremo. L’autoguida c’informa che qui ha sede il museo della Ferrovia Retica in cui si può ammirare la mitica locomotiva a forma di coccodrillo per via della sagoma composta da muso, corpo e coda. 

Bergün si trova ai piedi del passo Abula ed é la porta d’ingresso dell’Engadina. Questo é il tratto più spettacolare della linea dell’Albula. Attraversiamo il ventre della montagna, tra innumerevoli tunnel elicoidali e viadotti. Nel 2014 é iniziata la costruzione di un secondo tunnel che dovrebbe entrare in servizio nel 2021. Nel paesaggio della Val Bever, attraversata dal fiume omonimo, si alternano pascoli alpini a boschi con alberi di pini, mughi e larici. L’Engadina é soprattutto nota per le tipiche case con finestre allineate, ampi portoni e muri in pietra decorati con graffiti.

Sosta a Samedan, Bernina Diavolezza

Il viaggio continua verso Preda, Samedan e la stazione del Bernina Diavolezza (a 2082 m di altitudine). Per gli amanti dello sci dalla stazione a valle Diavolezza una cabinovia ti condurrà alla stazione a monte (3000 m di altitudine) da dove si ha una grandiosa vista sul ghiacciaio del Morteratch.

Grigioni
Bernina Diavolezza
Bernina Diavolezza
Leggenda sul ghiacciao del Morteratsch

Si racconta che Eratsch, un giovane pastore e una bellissima ragazza di nome Teresa, chiamata la rosa della montagna, si fossero innamorati, ma i genitori della ragazza non erano d’accordo a questo amore, perché non lo consideravano adatto a lei e le vietarano di vederlo. Eratsch partì così come soldato sperando che al suo ritorno la situazione sarebbe cambiata. Ma non fu così. Teresa distrutta dal dolore si lasciò andare fino alla morte. Quando il ragazzo tornò e seppe dell’accaduto, disperato salì in cima alla montagna e si lanciò nel vuoto. L’anima di Teresa continuava a vagare angosciante durante la notte per la morte del suo amato, così che un vecchio pastore dispiaciuto, ascoltava tutte le notti il grido pieno di dolore di Teresa. Non si sa, se fu per riconoscimento nei confronti della povera ragazza, ma all’improvviso i pascoli iniziarono a fiorire e le mucche diedero più latte. Quando però il vecchio pastore non potè più salire sulla montagna, si fece sostituire da un ragazzo e si fece promettere di lasciare vagare la ragazza senza disturbarla. Il ragazzo non seguì però il suo consiglio e una maledizione scese nella montagna, le mucche non diedero più latte e i pascoli smisero di fiorire. La montagna da allora viene chiamata “Munt Pers”.

Sosta all'Ospizio Bernina - Alp Grüm

Il treno continua la sua lenta corsa verso l’Ospizio del Bernina a 2253 m di altitudine (il punto più alto e spettacolare). Ad Alp Grüm fa una sosta di ca. 15 minuti. L’aria é pura e sottile. La vista sul Lago Bianco e sul ghiacciaio Palü é grandiosa. I colori del lago hanno dei riflessi lattiginosi per via dell’ acqua del torrente che arriva dal ghiacciao di Cambrena che si ferma quasi sulla riva del lago. Il panorama é aspro e deserto, come tale tanti sono i contrasti che si susseguono in questa zona. 

Lago bianco
Lago bianco
Lago bianco
Lago bianco

Treno rosso del Bernina: arrivo alla "Valposchiavo"

Arriviamo nell’idillica Valposchiavo ai piedi del Bernina. In poco tempo la temperatura da nord a sud cambia così come il panorama che diventa mediterraneo e naturalmente il clima si fa più mite. Il passo del Bernina é coperto per ca. otto mesi all’anno di neve che si scioglie verso la fine di maggio.

Questa valle ha una grande varietà di erbe aromatiche come la cosiddetta “Achillea Moschata” nota con il nome di “IVA” da dove si estrae un famoso liquore, ma é famosa soprattutto per la produzione delle famose caramelle “Ricola”. D’estate infatti il prato si trasforma in un mare di colori. 

 

Valposchiavo
Valposchiavo

Aneddoto

Lo sapevi che la prima ascensione del Pizzo Bernina é stata compiuta da J. Coaz (un geometra federale)? Era il 13. Settembre del 1850 quando, accompagnato da due guide, raggiunse la vetta in 20 ore, ma dovette compiere la marcia senza fermarsi mai per l’assenza, in quegli anni, di ogni ricovero.

Treno rosso del Bernina: dove alloggiare a Poschiavo

Il treno fa sosta a Poschiavo e continua fino alla stazione di Le Prese. Quì la Ferrovia Retica attraversa il paese  e il treno si ferma di fronte all’Hotel dove alloggiamo.

Abbiamo alloggiato all’Hotel Romantica che consigliamo assolutamente. La struttura, a conduzione familiare da tre generazioni, viene gestita dalla famiglia Lardi, é molto carina ed é situata in riva al lago. Al nostro arrivo la signora Lardi é stata gentilissima e ci ha dato molti consigli. A noi é toccata la camera “Giulietta e Romeo” arredata in modo impeccabile.

Inoltre gli ospiti che soggiornano due o più notti possono usufruire gratuitamente del trenino rosso su tutta la tratta in Valposchiavo, come pure le visite guidate, l’entrata ai musei e gli impianti sportivi. Una bella offerta che la valle propone ai suoi ospiti!

Treno rosso del Bernina: cosa vedere a Poschiavo

Lasciamo così il nostro bagaglio e con il treno regionale facciamo un salto a Poschiavo. Lo sapevi che fa parte dei borghi più belli della Svizzera?

Le interpretazioni di Poschiavo sono diverse:  in primo luogo “clave” che significa chiavi delle Alpi e in seguito “post lacum”  che significa dopo il lago. 

Eccola Poschiavo bagnata dal fiume Poschiavino. Attraverso un ponticello ci si addentra nelle strette viuzze rimanendo affascinati dai suoi campanili e dalle caratteristiche ville (della metà del 19. sec. ) con le facciate colorate che si trovano nella zona denominata “il quartiere spagnolo”.

Poschiavo
Poschiavo
Quartiere spagnolo Poschiavo
Quartiere spagnolo Poschiavo

Treno rosso del Bernina: attraversare il Viadotto di Brusio

Terminata la nostra visita risaliamo sul treno regionale che ci porta a Tirano. Attraversiamo l’emblema della ferrovia e finalmente, dopo averlo visto e rivisto su molte foto, eccolo lì:  il viadotto elicoidale di Brusio, maestoso davanti a noi di una lunghezza di 142 m, famoso soprattutto per i sei piloni di 65 m d’altezza a distanza l’uno dall’altro di appena 20 m. Per vederlo meglio consigliamo di mettersi in testa o in coda al treno. 

Viadotto elicoidale Brusio
Viadotto elicoidale Brusio
Treno rosso del Bernina, viadotto di Brusio
Treno rosso del Bernina, viadotto di Brusio

Treno rosso del Bernina: cosa vedere a Tirano

Tirano é situata nel cuore delle Alpi a 450 m di altitudine con un bel centro storico, ma l’edificio che spicca quando si arriva con il trenino, che lo sfioria quasi al passaggio, é il famoso Santuario della Madonna di Tirano con il suo splendido organo barocco di 2200 canne dove, si racconta, sia apparsa la Madonna. La giornata termina con una pizza ed il ritorno a Le Prese.

Leggenda sulla Madonna di Tirano:

Si racconta che nel 1520 la Madonna sia apparsa ad un raccoglitore di fichi facendosi promettere di fare costruire il Santuario. La Vergine come segno di ringraziamento salvò Tirano dalla peste.

Santuario Madonna di Tirano
Santuario Madonna di Tirano
Santurario Madonna Tirano
Santurario Madonna Tirano

Aneddoto

L’autoguida c’informa che alla fine del XIX sec. il viaggio in diligenza da Samedan a Tirano durava ben nove ore e si doveva lottare contro le condizioni atmosferiche precarie sul Bernina e che spesso i viaggiatori rimanevano bloccati per molto tempo. Nel 1910 tutto ciò ebbe una fine perché entrò in servizio la linea del Bernina.

Treno rosso del Bernina: visita al giardino dei ghiacciai di Cavaglia

Ci concediamo dai signori Lardi e seguiamo il loro consiglio di fare una sosta a Cavaglia nel Giardino dei Ghiacciai, situato ai piedi del massiccio del Bernina e del Piz Palü. Questa meraviglia della natura si raggiunge dalla stazione in pochi minuti a piedi attraversando un comodo sentiero. Un vero e propio miracolo formatosi nel corso dei millenni: le cosiddette Marmitte dei giganti (sculture levigate). Prima di raggiungerle si può ammirare un grande masso erratico, testimonianza del ghiacciaio. Grandiosa é la vista su Valposchiavo e sulle montagne dal punto panoramico che si raggiunge dopo la prima parte della visita. Il sentiero termina con una piccola cascata a forma di cuore. Nel complesso, per visitarlo, calcola ca. 1 ora così da poter riprendere il prossimo treno. 

  • Apertura: da maggio a ottobre
  • Entrata: gratuita
Marmitte dei giganti - Cavaglia
Marmitte dei giganti - Cavaglia

Quest’escursione é stata realizzata con la gentile collaborazione delle Ferrovie Retiche che ringraziamo per averci permesso di vivere questa bellissima esperienza.

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Con affetto 

Paeuline 🙂

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